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sabato 20 febbraio 2010

I PALADINI DELLA LETTURA

Un giovane ragazzo qualche tempo fa ha avuto l'idea di lanciare, dal suo blog, un'iniziativa per promuovere la lettura. Secondo lui leggere è indice di intelligenza, di civiltà, di umanità (non necessariamente, ma spesso) e ha pensato pertanto ad un'azione che possa smuovere la situazione e favorire un progresso culturale e mentale, ma anche un'occasione per abbattere le barriere di silenzio che ci sono tra le persone che si incontrano ogni giorno sul tram, in treno, per strada, senza nemmeno scambiarsi un sorriso.

L'idea è semplice:
il 26 marzo 2010, dovremmo tutti prendere uno dei nostri libri preferiti e donarlo ad un perfetto sconosciuto.

Da quanto ho capito non è per lui un gesto simbolico, ma un vero e proprio atto che potrebbe avere del rivoluzionario...

Che cosa pensare di questa iniziativa?
La trovo un po' ingenua e un po' snob, magari inconsapevolmente snob (anche se il ragazzo stesso immagina e teme sia vista così, lo dice nel blog), ma in fondo male non può fare. Il peggio che può succedere è che qualcuno lo prenda come pretesto per sbolognare vecchi libri che non si trovano precisamente tra i preferiti... e che qualcun altro reagisca pensando che il donatore del libro sia un venditore ambulante di libri, un testimone di geova o semplicemente un pazzo.
Insomma alla fine di tutto resta un'iniziativa carina, che ad oggi su facebook ha già raccolto 208.852 membri. Anche se credo che io non aderirò.

Che ne pensate?
http://albyok.altervista.org/pensoscrivo/leggere-leggere-leggere

2 commenti:

  1. penso sia una buona idea. anzi, visto che non ho molti libri, mi farò trovare in giro il 26 sperando di raccattarne un bel pò gratis!

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  2. 20 milioni non leggono

    I dati da un'indagine Istat sui libri e la lettura: il 12% non ha neanche un volume in casa Il 60% ha letto almeno un libro negli ultimi dodici mesi, il 37% nemmeno uno

    Fonte: http://www.telefonoblu.it/letture.htm


    I numeri:

    Il libro questo sconosciuto. Almeno in Italia. I lettori, infatti, sono solo il 38 % sul totale della popolazione di età superiore ai 14 anni, ma solo il 10 % si possono definire "abituali".

    Elaborando i dati Istat del 2009: il 45,1 % degli italiani di età superiore ai 6 anni ha letto almeno un libro non scolastico (25 milioni e mezzo). Ma la fascia dei lettori saltuari (da 1 a 11 libri l'anno) è consistente: quasi 22 milioni di persone sopra i sei anni d'età.
    Chi legge più di 12 libri l'anno, infine, rappresenta solo il 6,9 % (3 milioni e 900 mila).

    Del resto l'Italia, tra i 25 paesi dell'Unione Europea, si collocava nel 2006 solo al diciannovesimo posto, superando di poco la Spagna, la Romania, la Grecia e la Bulgaria. Oggi, con quel 38 % scarso, potrebbe anche essere stata scavalcata da tutti i paesi tranne il Portogallo.

    A snobbare il libro sono soprattutto i giovani: il 45 % di loro in età dai 6 ai 19 anni non ne legge neanche uno al di fuori di quelli scolastici. Se si "sgranano" questi dati per età, poi, si evidenzia un fattore ancora più preoccupante: a formare la fascia più consistente di "non lettori" sono i ragazzi tra i 6 e i 17 anni (29 milioni e 400 mila).

    Fonte: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/02/17/news/il_libro_questo_sconosciuto_l_italia_tra_gli_ultimi_nella_ue-2332404/

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