
Quindici uomini sulla cassa del morto yo ho ho! E una bottiglia di rum per conforto
Chi non ricorda il temibile pirata da una gamba sola e poi non si è ritrovato di fianco a lui e Jim Howkins per recuperare il famoso tesoro di Flint e portare a casa la pellaccia?
La vera storia di Long John Silver, suspence, avventura e un sottile gioco letterario che stimola la nostra complicità, una documentata ricostruzione storica e il fascino di personaggi più grandi del reale ed eccoci qua, ci ritroviamo adulti a leggere una storia di pirati con lo stesso gusto dell'infanzia, riscoprendo quella capacità di sognare che ci davano i porti affollati di vascelli, le taverne fumose, i tesori, gli arrembaggi, le tempeste improvvise e le insidie delle bonacce, come anche il semplice incanto del mare e la sfida libertaria di ribelli contro il cinismo dei potenti.
Intento a scrivere le sue memorie, Silver parla con Dafoe e risponde a Jim Howkins dopo aver letto "L'Isola del Tesoro", raccontandoci la vita all'epoca della pirateria, i legami con il commercio, la tratta degli schiavi, il contrabbando, le atroci condizioni dei marinai, i soprusi dei capitani, il codice egualitario dei pirati, le loro efferatezze e quelle contro cui si ribellavano, le motivazioni e le ingenuità dei "gentiluomini di ventura". Il quartiermastro di England, Taylor e Flint ci porta in giro per il mondo in compagnia dei gentiluomini di ventura, bucanieri, truffatori, o se preferite insieme ai pirati più famosi del mondo, nemici dell'umanità.
"Eccoci dunque di nuovo tutti e tre riuniti, l'onesto Edward, che diceva di saper distinguere la vita dalla morte, l'odioso Deval, pronto a vendersi per un'amichevole pacca sulla spalla, e io, Long John Silver, pronto a vendere chiunque, se il caso lo richiedeva."
Altrimenti come potete pensare che sia eletto quartiermastro sul Walrus con Flint dal peggior equipaggio che avesse mai calpestato il ponte di quella nave?
Per tutti i diavoli!!! SSHHhhhhh meglio non fare nomi!
Nessun commento:
Posta un commento